Il Po e l'ambiente

Panoramica segnali 1In linea generale, nella navigazione fluviale vanno osservate le seguenti regole:


• la mano da tenere e la destra; nell'incontro tra due natanti in passi stretti, ha la precedenza quello con
corrente in poppa;
• l'uso dell'ancora (pericolosa per gli altri natanti) e consentita solo in caso di emergenza e al di fuori
delle rotte di allineamento;
• è d'obbligo, di notte, un proiettore orientabile per l'individuazione della segnaletica e per l'attracco,
il quale, va effettuato sempre contro corrente*.


*Per la migliore manovrabilità in controcorrente, ogni manovra eseguita a favore di corrente rappresenterebbe non solo un grossolano errore, ma anche il fallimento della manovra medesima.

 

Ogni imbarcazione a motore, in prossimità di un gomito del canale che limiti la visibilità, deve mettere un suono lungo; uguale segnale di risposta della nave a motore che si trovi nella parte opposta.

Per navigare in sicurezza sul fiume Po occorre seguire determinati tragitti d'allineamento, dirigendo la prora verso la segnaletica (sotto raffigurata) predisposta lungo la sponda; si tratta di quattro segnali di sponda con significato di chiamata, rimando, chiamata e rimando, prosecuzione nonché di due segnali in alveo, come si vedono nell'immagine.

 

Navigazione in bassi fondali 

La navigazione su bassi fondali, ossia dalla parte indicata dalla freccia rossa dei segnali fluviali o segnalate da gavitelli bianchi e rossi, è sempre molto pericolosa, anche per navigatori conoscitori del luogo. 
Le forti correnti e le piene stagionali, possono nel giro di una notte, spostare interi ammassi di sabbia da un punto all’altro del letto del fiume. 
Per cui lungo una sponda dove il giorno prima era possibile passare senza pericolo, il giorno dopo può succedere di ritrovarsi arenati in una spanna d’acqua, con il rischio di rompere l’elica o il piede del motore. 
Una buona norma, è quella di lasciare sempre il motore libero dal bloccaggio, in modo che in caso di collisione con il fondo od ostacoli galleggianti, esso possa alzarsi senza causare danni. 
Su questi fondali giacciono spesso grossi tronchi d’albero, arenatisi durante le piene, la loro presenza va rilevata e ricordata, in modo da girarci sempre al largo. 
La collisione con questi ostacoli ad alta velocità è pericolosissima, in quanto può portare allo sfascio dello scafo o del motore. Anche il passaggio su 
massicciate può causare danni all’imbarcazione, sia allo scafo che si può forare, sia all’elica che cozzando 
sui sassi durante il suo moto, si danneggerebbe di certo le alette. Tutti questi pericoli, vanno tenuti in 
considerazione durante l’avvicinamento a qualsiasi sponda per ormeggiarsi, e in prossimità della riva è consigliabile alzare il motore e arrivare all’approdo per inerzia o con l’uso dei remi. 
Durante le piene e a volte anche in normali condizioni d’acqua, sulla superficie possono galleggiare enormi oggetti di qualsiasi 
genere: dal tronco d’albero ad una bombola di gas. 
Questi oggetti semisommersi sono delle vere e proprie mine vaganti per il nostro natante. 
Chi guida deve sempre prestare attenzione alla navigazione, e mantenere le mani sul timone e sul gas per scartare anche all’ultimo momento qualsiasi ostacolo. Per questo motivo i 
passeggeri debbono rimanere seduti, altrimenti, a causa di una brusca virata o decelerazione, possono finire in acqua con tutti i rischi del caso. 
Incrociando altri natanti in movimento e soprattutto ancorati, è buona norma girare più al largo possibile per evitare che le onde provocate dall’elica causino situazione di pericolo 
per noi e gli altri, se necessario ridurre la velocità. 
Lo stesso comportamento va rispettato in riguardo ai pescatori presenti sulle sponde: un onda che si infrange violentemente sulla riva può innanzitutto bagnare il malcapitato, ma può soprattutto trascinare dell’attrezzatura in acqua.